l’odissea dell’ospedale Maresca di Torre del Greco – Metropolisweb

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L’estate più lunga dell’ospedale Maresca. Tra difficoltà, disagi e emergenza sicurezza. L’ultima grana in ordine di tempo si chiama Tac: lo strumento necessario e utile, soprattutto quando si tratta di diagnosticare eventuali patologie o traumi che non si possono verificare con una semplice radiologia, è ferma da alcuni giorni. Questo, oltre ad aver comportato l’ingolfamento del pronto soccorso dell’ospedale San Leonardo di Castellammare, come denunciato dai sindacati del nosocomio stabiese, ha anche paralizzato tante attività dello stesso presidio ospedaliero di Torre del Greco. Alcuni pazienti, quelli che sono ricoverati nella struttura del Maresca, qualora debbano fare una Tac, devono essere trasferiti con un’ambulanza a Castellammare o in qualche altro centro. Il che significa ritardi, problemi e disagi ulteriori. C’è fibrillazione, dunque, tra il personale dell’ospedale che vorrebbe vedere completato quel percorso di implementazione che, nei mesi scorsi, era stato avviato grazie al supporto dell’amministrazione regionale guidata da Vincenzo De Luca. C’è poi un’altra emergenza con cui medici e infermieri del Maresca stanno imparando a fare i conti: quella relativa alla sicurezza. Nell’ultimo periodo, infatti, l’ospedale di Torre del Greco è finito più volte sulle pagine di cronaca dei quotidiani per una serie di aggressioni ai danni del personale sanitario. L’ultima in ordine di tempo quella che ha visto protagonista, in negativo, un 54enne di Napoli. I poliziotti vennero avvicinati dal medico di turno il quale raccontò che poco prima un uomo, mentre il personale sanitario gli stava prestando le cure, aveva improvvisamente iniziato a dare in escandescenze danneggiando tutta la strumentazione presente nella stanza. L’uomo, con precedenti di polizia, venne poi rintracciato e denunciato a piede libero per danneggiamento. Quattro giorni prima un anziano con problemi psichiatrici aveva aggredito il personale medico in servizio su un’ambulanza che lo portava al pronto soccorso e poi, in attesa di una consulenza, aveva “sfogato” la propria rabbia contro le porte e gli oggetti presenti nella struttura. Un mese fa, invece, era toccato al personale del 118: un autista delle ambulanze venne «attaccato» da un uomo arrivato presso la struttura sanitaria di Torre del Greco dopo un incidente in via Nazionale: «Dovete correre da mia nipote. Ha riportato ferite gravi», l’appello dell’uomo. Un intervento impossibile perché le barelle di tutti i mezzi erano all’interno del pronto soccorso per precedenti emergenze: una situazione di stallo e attesa davanti a cui l’uomo andò in escandescenza, aggredendo l’incolpevole personale del 118. «Episodi del genere si stanno ripetendo con sempre maggiore frequenza – il grido d’allarme dal Maresca -. Sarebbe necessaria una maggiore attenzione in materia di sicurezza».



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Vincenzo Lamberti , 2022-07-21 08:40:50 ,

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